23 Giugno 2010
Raccolta Pubblica Rifiuti Agricoli: avvio campagna 2010

Lo scorso 3 giugno 2010 è stata sottoscritta tra Provincia, Enti di bacino (per il tramite del Ciat), Ato rifiuti ed Associazioni di categoria agricole, un’integrazione dell’accordo di programma provinciale che sta alla base del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti agricoli. Tale integrazione, fortemente voluta da Coldiretti, porta, rispetto al passato, ad un deciso miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti agricoli, in particolare per quanto attiene alle quantità di rifiuti che possono essere portate direttamente dall’agricoltore alle piazzole. Proprio in questi giorni sta arrivando per posta alle aziende agricole, da parte del gestore del Servizio, il materiale informativo che risulta costituito dalla seguente documentazione:
a) Lettera informativa che spiega come funziona il Servizio;
b) Calendario delle raccolte in
piazzola;
c) Bollettino di pagamento dell’adesione annuale al Servizio;
d) Convenzione da sottoscrivere
(per chi non l’avesse ancora fatto).
Come si può notare dalla Lettera informativa che si pubblica qui di seguito unitamente al calendario di raccolta 2010, l’aspetto positivo che caratterizza da quest’anno il servizio è rappresentato dal fatto che d’ora in poi l’azienda agricola può portare alle piazzole qualsiasi quantità di rifiuti NON PERICOLOSI, superando le grosse limitazioni che avevano caratterizzato le consegne di rifiuti in piazzola dove sino all’anno scorso non si potevano portare più di 30 kg di rifiuti complessivamente, tra pericolosi e non pericolosi. Si sottolinea - vista l’importanza - che il trasporto alle piazzole dei rifiuti pericolosi continua ad essere possibile solo fino ad un max di 30 kg o 30 l e che l’eventuale inosservanza di tale limite può esporre l’azienda a pesanti sanzioni, anche penali. A partire da quest’anno si aggiunge la novità che anche per portare i rifiuti in piazzola (secondo il calendario di seguito pubblicato) è necessario almeno 24 ore prima avvisare telefonicamente la ditta gestore del servizio pubblico del fatto che ci si recherà in piazzola, indicando le tipologie e in modo approssimativo le quantità di rifiuti che si intendono consegnare. Appare positivo che nel materiale informativo in arrivo presso le aziende agricole sia presente il bollettino per pagare quanto prima la quota annua di adesione (20,85 euro + Iva), cosicché la ricevuta del pagamento possa di fatto “dimostrare” la volontà di adesione al servizio, in particolare nel caso di possibili controlli a cui potesse essere assoggettata un’azienda agricola in tema di osservanza delle norme sui rifiuti. Parimenti è importante conservare in azienda copia della convenzione che si sottoscrive col gestore del servizio pubblico, convenzione che, ricordiamo, non va rifatta ogni anno, ma che una volta sottoscritta dura sino al 2013. Nel caso di raccolta a domicilio, l’agricoltore, oltre alla quota annua e al costo dei rifiuti consegnati, deve corrispondere il diritto di uscita al Gestore (diritto che varia da un minimo di 32 euro + Iva ad un massimo di 54 euro + Iva). Per coloro che aderiscono al servizio tutti gli adempimenti relativi alla tenuta del registro rifiuti e alla compilazione del Mud sono a carico dell’ente gestore, che solleva in tal modo l’azienda agricola da qualsiasi adempimento burocratico e così sarà anche per il nuovo sistema di tracciamento dei rifiuti (Sistri) quando entrerà a regime, ad eccezione dell’eventuale onere di iscrizione al sistema Sistri che sarà gestito dalle Associazioni di categoria o, comunque, secondo quanto verrà delineato da nuove specifiche norme in fase di definizione (si è in attesa al riguardo dell’uscita di un provvedimento di modifica degli attuali termini e contenuti del Sistri).

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