Un nuovo anno è iniziato. E già a poche settimane dal suo esordio le sfide non mancano di mettere come sempre alla prova il mondo agricolo. Il 2010 è stato un anno duro, nel corso del quale Coldiretti ha intrapreso numerose azioni di coinvolgimento e sostegno delle aziende agricole nel territorio. Nuove opportunità e sfide rendono sempre più avvincente il nostro lavoro. Non sempre, però, è facile trovare la forza per continuare a lottare, per competere con i colossi della grande distribuzione organizzata, che distribuiscono spesso prodotti di cui non si conosce la provenienza ed a prezzi inconsistenti. Ci rendiamo conto, giorno dopo giorno, che manca una cultura del corretto e consapevole consumo a tavola, così come i cittadini consumatori sono spesso carenti dal punto di vista dell’educazione alimentare, con la conseguenza che non viene riposta troppa attenzione a come viene fatta la spesa. Fortunatamente, però, questa tendenza sta cambiando, anche grazie alla rapida diffusione dei mercati di Campagna Amica e della vendita diretta. Realizzare una Filiera agricola tutta italiana è diventata la nostra missione, una priorità improcrastinabile. E ciò significa creare un nuovo modello agroalimentare fondato dagli stessi produttori ed in grado di offrire un giusto prezzo ed un’effettiva garanzia di qualità e di trasparenza dei cibi; la valorizzazione dei primati e delle istintività dei nostri territori e di chi vi abita e lavora e, infine, un accrescimento del patrimonio complessivo del nostro Paese. Il recente scandalo diossina la dice lunga e fa emergere chiaramente che molti grandi Paesi non possono permettersi di fare la voce grossa, quando in casa propria si verificano scandali di una tale portata ed i cui effetti si ripercuotono sulla salute dell’umanità, sempre più inconsapevole di ciò che consuma, dato che l’origine fino ad oggi è rimasta ignota nelle etichette ed era possibile impiegare materie prime estranee al luogo di produzione anche per alcune eccellenze. Molto è nelle mani dei governi e degli uomini politici, ma molto dipende da noi. Agricoltori, famiglie, cittadini, insieme possiamo fare tanto. Ma il progetto per Una filiera agricola tutta italiana non dobbiamo dimenticare che ha come primo interlocutore le aziende agricole del territorio. Ridare redditività alle imprese, infatti, è il primo obiettivo, che si realizza attraverso l’offerta al cittadino, senza intermediari, delle eccellenze di cui il nostro territorio vicentino abbonda. Coldiretti non ha pensato, però, ad un progetto realizzato da singoli, ma fortemente voluto da una squadra di aziende. Perciò è fondamentale la collaborazione, la capacità di lavorare in gruppo e di dialogare, scambiandosi idee e punti di vista capaci di arricchire tutte le aziende agricole del territorio. Fare progresso ed avere un futuro è proprio questo: dobbiamo aprire i nostri orizzonti ad un nuovo modo di lavorare e dare sempre più spazio alla qualità che il consumatore cerca e pretende nel prodotto finale. I prodotti low cost si trovano ovunque, ma le eccellenze, gli alimenti che rievocano sapori e profumi, talvolta persino tradizioni e storie possono essere unicamente frutto del nostro duro lavoro. Dobbiamo impegnarci, lavorare duramente, portare avanti i progetti messi a punto da Coldiretti e, soprattutto, avere la consapevolezza che in questo modo le nostre aziende agricole avranno un futuro: potremo dire di aver realizzato un grande Progetto.
24 Gennaio 2011
Tutti insieme possiamo realizzare un grande Progetto