Con l’11 per cento in più degli arrivi ed oltre l’otto per cento delle presenze registrate negli alloggi, l’agriturismo dimostra percentuali raddoppiate rispetto alla media. Il 2011 è stato caratterizzato dal successo dell’eco-vacanza in Veneto, risultato della vasta offerta di una campagna curata ed attrezzata, con percorsi alternativi, organizzati in pacchetti, ma anche bellezze artistiche sconosciute e preservate dagli agricoltori. I dati sono stati presentati lo scorso 18 aprile a Villa Foscarini Rossi (Strà-Venezia), in occasione del convegno dal titolo “L’agriturismo con la A maiuscola” organizzato da Coldiretti Veneto, con la partecipazione di ben 600 aziende Terranostra su un totale di 1200 a livello regionale. Al tavolo dei relatori Roberto Weber direttore del centro studi Swg di Trieste, che ha incoraggiato gli operatori a codificare le numerose attività svolte spontaneamente in azienda, affinché il turista le interpreti come possibilità di svago, Sabrina Meneghello ricercatore Ciset (Centro internazionale studi del turismo), che ha elencato gli sforzi del settore turistico che in Veneto traina l’economia con un contributo sul Pil che sfiora il 5%, Tulio Marcelli presidente nazionale di Terranostra, che ha posto l’attenzione sulla promozione online e sul fenomeno soprattutto “emozionale” legato al territorio, che obbliga le agenzie viaggi ad affrontare modalità diverse dai soliti schemi, come il passaparola. A Diego Scaramuzza presidente di Terranostra regionale il compito di illustrare la proposta di promozione turistica con il progetto delle guide coordinate, che vede Venezia pronta a fare da apripista. L’evento, salutato da Giorgio Piazza di Coldiretti Veneto, è stato organizzato appositamente lungo la riviera del Brenta, dove il paesaggio che si sposa con la cultura ha evidenziato la risorsa “ambiente”, quale leva competitiva per tornare a crescere in modo sostenibile considerando il “terroir” il vero valore aggiunto del “made in Italy”. Secondo la ricerca Swg-Coldiretti, la presenza di attrazioni naturalistiche e paesaggistiche incide per il 55% nella scelta di una meta turistica, a seguire la storia (49%), relax e tranquillità (33%) e divertimento (22%). L’agriturismo piace soprattutto ad un pubblico giovane, anche se il core business rimane l’intera famiglia. A fare la differenza rispetto ad altre formule non solo le tipicità da degustare, ma anche le attività sportive dal nordic walking al tiro con l’arco fino all’area camping attrezzata per la sosta di camper. Le novità proposte dagli imprenditori agricoli interessano la sfera sociale con le lezioni di cucina per non vedenti, la cura ed il benessere del corpo, i centri estivi, ma anche quel quid che nella ristorazione di città non si trova: dal kit per il pic-nic all’aperto al servizio di “agritata” per i bimbi. Da non sottovalutare, infine, il fatto che in una fattoria trovano ospitalità anche gli amici a quattro zampe: quasi un terzo degli operatori accoglie con simpatia l’amico “fido” a volte anche in appositi spazi per non creare disagi agli ospiti a tavola.
25 Maggio 2012
L’agriturismo raddoppia. In Veneto la vacanza è in campagna