Giorno dopo giorno si rincorrono episodi che contribuiscono ad aumentare la disaffezione rispetto alla politica alla quale siamo abituati. Una politica che ha ormai perso il significato nobile di servizio alla collettività che l’impegno per la cosa pubblica dovrebbe esprimere, sempre più dedita al compromesso, votata al privilegio ed incapace di progettualità. Un tempo si parlava di dare una svolta alla Prima Repubblica, ma negli ultimi anni ci siamo resi conto che la strada vecchia non è mai stata abbandonata per una più corretta via della legalità e dell’onestà. Emerge chiaramente, invece, che la classe politica è chiusa ed immersa a pensare allo sviluppo dei propri privilegi, a totale scapito di quel bene comune di cui tutti parlano, ma che pochi tentano di realizzare con azioni semplici ed efficaci di sviluppo. Un atteggiamento davvero incomprensibile, che porta alla crisi di un sistema economico che, diversamente, andrebbe tutelato e salvaguardato attraverso interventi di crescita ancora possibili. La nostra esperienza di imprenditori agricoli, votati al sacrificio quotidiano ed al duro lavoro, testimonia senza dubbi il fatto che è ancora possibile valorizzare le economie dei territori promuovendo le eccellenze agroalimentari, espressione della tipicità delle terre, ed al contempo il turismo. Restituire valore al nostro territorio, infatti, può rappresentare una straordinaria azione di tutela dell’economia generale e dei luoghi più capillari della nostra terra. Non dobbiamo dimenticare le nostre origini, ma ricordare sempre che attraverso la loro salvaguardia possiamo continuare a vivere e far vivere il nostro splendido Paese. Tutto ciò, però, richiede una forte depurazione politica. Richiede l’impegno di chi governa la cosa pubblica nella valorizzazione di due straordinari elementi che possono ancora rappresentare, e forse da soli, la crescita delle economie dei territori: i prodotti agroalimentari ed il turismo. Coldiretti e le nostre aziende agricole stanno contribuendo in modo importante al compimento di questo processo di valorizzazione delle eccellenze locali, dei valori del nostro territorio. Purtroppo, però, la politica viaggia ad una velocità diversa, curandosi marginalmente della crescita del Paese, troppo intenta a sviluppare interessi personali, connivenze e privilegi da mantenere e consolidare. In questo contesto decisamente avvilente Coldiretti tenta di farsi strada, spesso conoscendo politici che amano il proprio territorio e si dedicano seriamente all’impegno pubblico. E dallo sviluppo di questi rapporti emergono collaborazioni che vanno nella direzione della salvaguardia del made in Italy, contro le falsificazioni alimentari ed a vantaggio delle eccellenze tipiche del territorio, fondamentali per valorizzare le aziende agricole e tutelare le economie locali. Dobbiamo riconoscere il fatto che tutto ciò, però, è reso possibile solo grazie al lavoro degli imprenditori agricoli, un lavoro che viene svolto davvero con passione ed amore, senza pretese e, spesso, con innumerevoli rinunce. Non possiamo, di fronte al nostro impegno e lavoro non auspicare in una politica di valore, in cui le promesse non superino la realtà e la quotidianità di impegno non rappresenti una costante campagna elettorale fatta di annunci ai quali difficilmente seguono fatti. Vogliamo tutelare la nostra terra, il nostro lavoro e le nostre aziende. E per fare questo chiediamo alla politica di riacquisire un livello di credibilità alto, perché la politica è una cosa nobile e, quindi, deve essere ripulita dagli avvenimenti degli ultimi tempi.
24 Aprile 2012
Voltiamo le spalle alla politica del compromesso