Un decreto ristabilisce al mondo agricolo il suo straordinario valore. Pagamenti puntuali alle aziende agricole sottopagate e stop alle speculazioni sui terreni con l’utilizzo del fotovoltaico sono le principali novità introdotte dal ministro delle Politiche agricole Mario Catania. Finalmente si è intervenuti per contenere lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori che sono spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti agroalimentari. Non possiamo che esprimere grande apprezzamento per il decreto legge sulle liberalizzazioni nella parte proposta dal ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, sul sistema agroalimentare. Il decreto, inoltre, pone un giusto freno alle speculazioni sui terreni provocate dalla diffusione selvaggia del fotovoltaico, che ha fatto impennare i prezzi della terra su valori insostenibili per gli imprenditori agricoli. Non potevamo tollerare che si continuasse a favorire lo sfruttamento del bene terra, dimenticando la sua funzione fondamentale di produrre cibo attraverso il nostro sapiente e quotidiano lavoro. Da apprezzare è anche la volontà di proseguire con decisione sulla strada della privatizzazione dei terreni agricoli di proprietà dello Stato con la prelazione a favore dei giovani agricoltori, che oltre a calmierare il mercato potrebbe portare alla nascita di 43mila nuove imprese. Il provvedimento accoglie alcune delle proposte consegnate da Coldiretti al presidente del Consiglio Mario Monti ed al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in occasione del primo incontro tra Governo e parti sociali, ma ci aspettiamo che ulteriori e necessari interventi possano trovare spazio in sede di conversione del decreto. Il decreto prevede che i contratti di fornitura per i prodotti agroalimentari dovranno essere formulati per iscritto sulla base di condizioni più trasparenti, ma anche che i pagamenti vengano effettuati entro 30 giorni per i prodotti alimentari deperibili e 60 giorni per gli altri, definendo anche un preciso regime sanzionatorio. Tra gli articoli che riguardano il settore agricolo di rilievo sono anche quelli che riguardano la dismissione dei terreni demaniali agricoli e lo stop agli impianti fotovoltaici a terra. Secondo uno studio condotto da Coldiretti gli impianti a terra per il fotovoltaico coprono in Italia una superficie di 33,2 milioni di metri quadrati (3316 ettari) per una potenza installata di 1.465,5 Megawatt (mw), pari al 42,4 per cento del fotovoltaico totale. Come ha recentemente ricordato il presidente nazionale, Sergio Marini, la rapida espansione di questi impianti pone seri interrogativi di carattere ambientale e paesaggistico oltre che economico e produttivo in un Paese come l’Italia, dove negli ultimi 40 anni sono andati persi quasi 5 milioni di ettari di superficie coltivata, pari a due volte la regione Lombardia, ed il costo della terra ad uso agricolo è ben più alto che in Francia e Germania.
24 Febbraio 2012
Coldiretti mette fine allo strapotere della grande distribuzione