Poco meno dei tre quarti dei Comuni vicentini ha recentemente rinnovato i propri amministratori locali. Un momento importante di successione, che si è concluso lo scorso 8 giugno per i Comuni i cui candidati sono andati al ballottaggio (Arzignano, Bassano del Grappa, Montecchio Maggiore e Schio). Stiamo attraversando un periodo politicamente difficile, che mette a dura prova il senso civico di ciascun cittadino e porta noi imprenditori a dubitare, talvolta, delle competenze e capacità dei politici. Tuttavia, dobbiamo continuare a credere e lavorare per crescere nelle nostre aziende e nei territori, di cui le municipalità rappresentano un elemento di fondamentale dialogo e confronto. E questo processo di crescita e sviluppo è possibile soltanto se continuiamo a fare del dialogo una delle nostre priorità. Il cambio della guardia di molti sindaci dei Comuni della provincia di Vicenza ci porta a riprendere il confronto con le amministrazioni, che peraltro non si è mai interrotto, un’operazione fondamentale per divulgare il nostro progetto strategico e rendere consapevoli gli amministratori locali di quanto Coldiretti fa per salvaguardare il territorio con tutte le sue eccellenze. Spesso veniamo definiti “i custodi del territorio”, ma non di rado la politica dimentica di considerarci quando le circostanze lo richiederebbero. Per questo riteniamo prioritario continuare a lavorare su questo fronte, sedere nei tavoli che contano, quindi tornare ad essere protagonisti delle scelte che pertengono territorio e prodotti tipici. La nostra rete capillare ci agevola in questo compito. Ed i presidenti di zona dovranno riappropriarsi e riscoprire una propria funzione di confronto e crescita in stretta sinergia con gli enti locali e tutte le realtà che, nel territorio, agiscono assumendo decisioni con riflessi importanti per tutto il nostro mondo. Non possiamo permetterci di restare al di fuori delle stanze decisionali, ma dobbiamo tornare ad essere, ancor più di prima, protagonisti e responsabili delle decisioni. Tutto ciò rappresenta un dovere associativo, un compito da portare a termine consapevoli di interpretare fino in fondo ciò che i soci auspicano. E non deve trattarsi di un impegno del Presidente, ma di tutti coloro che in Coldiretti rivestono un ruolo di rappresentanza: non dobbiamo mai scordare che siamo una squadra ed è indispensabile che ci sia l’affiatamento e l’impegno di tutti per conseguire gli importanti risultati che ci stanno a cuore. Confrontiamoci con gli amministratori locali ed i dirigenti di associazioni ed enti con i quali lavoriamo con fiducia, ma al tempo stesso con la capacità di esaminare le proposte in modo analitico ed attento. Mettiamo da parte i pregiudizi, lasciamo che a parlare sia la nostra passione, l’esperienza che ci ha portati a vincere assieme alle nostre aziende. Con questo spirito, dopo aver promosso l’approvazione di una delibera per la tutela del made in Italy da parte delle amministrazioni comunali, ora è la volta di sostenere l’approvazione di una delibera per l’aumento della percentuale di frutta nei succhi di frutta ed altre bevande analcoliche. Un impegno importante e che dobbiamo portare a termine con convinzione, in quanto queste bevande vengono consumate soprattutto dai nostri figli, da tanti bambini che hanno il diritto di consumare cibi genuini. Non mancheranno certo le delusioni, i momenti di sconforto, le porte sbattute in faccia. Ma ricordiamoci la nostra forza, i nostri valori. Facciamo scorrere nella nostra mente le immagini della recente convention di Milano, dove 10mila agricoltori si sono ritrovati e, tutti uniti, con un’importante rappresentanza veneta e vicentina, hanno manifestato per continuare a difendere il primato dell’agricoltura per la salute e la difesa di un’economia che merita più rispetto e dignità.
25 Giugno 2014
Più dialogo con i Sindaci







