8 Maggio 2015
Stop al rilascio dei passaporti per i bovini

La normativa comunitaria in materia di identificazioni e registrazione dei capi bovini/bufalini prevede la possibilità, per gli Stati membri che dispongono di una banca dati nazionale dei bovini (Bdn) pienamente operativa, di consentire l’obbligo del rilascio del passaporto solo per gli animali destinati a scambi intracomunitari e/o esportazioni verso Paesi terzi. In Italia, essendo la Bdn già riconosciuta pienamente operativa dalla Commissione europea, il Ministero della Salute, con nota del 10 aprile 2015, ha disposto l’abolizione dell’obbligo del rilascio dei passaporti per gli animali della specie bovina/bufalina. La nota dispone che, per i capi bovini/bufalini nati a partire dal 1 maggio 2015 che si movimenteranno sul territorio nazionale, è sufficiente che l’allevatore consegni la cedola identificativa al soggetto delegato alla tenuta dell’anagrafe bovina, affinché venga effettuata la registrazione del capo all’anagrafe bovina nazionale. Per i capi destinati a scambi intracomunitari e/o esportazioni verso Paesi terzi, nati sempre a partire dal 1 maggio 2015, permane l’obbligo di rilascio del passaporto. Resta sempre obbligatoria la consegna della cedola per la registrazione del capo nella Banca dati nazionale dei bovini, nel rispetto delle tempistiche previste dalla normativa vigente. A seguito delle nuove disposizioni normative l’allevatore che consegna la cedola per la registrazione del capo in anagrafe e destinato alla movimentazione sul territorio nazionale, non “riceverà” più alcun documento attestante l’avvenuto caricamento del capo in Bdn, in quanto precedentemente tale attestazione avveniva con la consegna del passaporto cartaceo. Pertanto, per i capi bovini/bufalini nati dal 1 maggio 2015, che si movimentano sul territorio nazionale, non è più necessario il passaporto, ma restano gli obblighi relativi al modello IV (Dichiarazione di provenienza e destinazione degli animali), mentre per i capi nati prima del 1 maggio 2015 o destinati a scambi intracomunitari e/o esportazioni verso Paesi terzi, rimangono tutti gli obblighi attualmente vigenti.

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