Sembrava un sogno, invece si è realizzato. Ed il lavoro svolto da Coldiretti, in stretta sinergia con il governo è stato determinante. Un lavoro duro, ma che la Forza amica del Paese, con i suoi numeri ed un’economia vincente a tutti i livelli, ha pienamente convinto il mondo istituzionale, al di là del colore politico. Gli agricoltori possono dirsi pienamente soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto. Ne siamo usciti vincenti, più forti ed autorevoli. L’abolizione dell’Irpef per le imprese agricole con la prossima legge di bilancio 2017, infatti, sarà presto realtà, come annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso dell’assemblea nazionale all’Expo. Dopo la cancellazione dell’Imu, l’eliminazione dell’Irap, l’innalzamento dell’aliquota di compensazione dell’Iva per il latte, l’aggiornamento delle tabelle dei consumi del gasolio agricolo, con recupero del taglio effettuato dalle leggi finanziarie degli anni passati, a conti fatti ciascuna azienda agricola risparmi cifre non indifferenti. Certamente non soldi che verranno accantonati, ma reinvestiti, per creare nuovo sviluppo, per crescere e fare grande il nostro Paese. L’azione sindacale svolta da Coldiretti non può essere messa in dubbio. Tant’è che gli annunci riguardanti i tagli alle tasse agli agricoltori sono stati fatti sempre in occasione di assemblee o manifestazioni organizzate da Coldiretti. Questi risultati, quindi, sono il frutto di una straordinaria azione sindacale di Coldiretti. Se il Governo ha capito che i settori agricolo e agroalimentare sono strategici per l’economia del Paese, per il territorio, per l’ambiente, per le tradizioni e per la cultura, in buona parte è frutto del lavoro quotidiano di Coldiretti, al fianco delle imprese agricole, dei cittadini consumatori e delle istituzioni. Siamo soddisfatti, ma non ci sediamo. Forti di questo successo, infatti, affrontiamo con entusiasmo le nuove sfide che abbiamo ben chiare, in quanto la situazione del settore primario non è certo rosea. La volatilità dei prezzi, la concorrenza sleale, la burocrazia soffocante, gli incentivi economici che ritardano sono soltanto alcuni degli aspetti che destano maggiore preoccupazione. Coldiretti ha fatto sentire al mondo agricolo la propria presenza, ha protetto tutti, indistintamente. Il messaggio lanciato, però, dovrebbe essere chiaro: soltanto con la forza ed i numeri possiamo essere forti, rappresentativi ed in grado di dialogare efficacemente con le istituzioni. Siamo l’unica Organizzazione agricola capace di proteggere e sostenere la categoria economica più rappresentativa del Paese. Appartenere a Coldiretti significa affrontare la crisi e crescere, anziché chiudere i battenti.