31 Ottobre 2017
Difendiamoci dall’Europa per realizzare trasparenza e distintività

“Dobbiamo lottare prima di tutto contro un’Europa, che è
diversa da quella che vogliamo e non ha ancora uniformato
le regole sull’etichettatura, ma dobbiamo anche difenderci
dagli Ogm e dal glicosato, che non può essere tollerato, ma
ne va bloccato l’ingresso in Italia, per tutelare la salute dei
cittadini. Occorre arrivare ad un equilibrio tra costi e remunerazione,
che restituisce dignità al lavoro di chi produce ed al
contempo consente ai consumatori di alimentarsi consapevolmente
ed in modo sano”. Concetti, questi, espressi dal
presidente nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, che anche
Coldiretti Vicenza non può che condividere, e che sono
emersi lo scorso 29 settembre al primo Villaggio degli agricoltori
della Coldiretti ospitato a Milano, nell’incantevole cornice
del Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza
Castello, alla presenza del ministro delle Politiche agricole
Maurizio Martina. Siamo giunti a Milano con oltre 250 vicentini,
che credono fermamente nel progetto della maggiore
Organizzazione agricola nazionale, la vera Forza amica del
Paese. I cittadini hanno iniziato da tempo, da quando Coldiretti
si è mobilitata, nel 2000, con il patto con il consumatore
e, successivamente, con numerose altre battaglie di legalità
e trasparenza, a credere nella distintività e qualità dei prodotti
che gli agricoltori propongono mettendoci la faccia.
Vogliamo avere ancor più cittadini dalla nostra parte, per
sconfiggere le lobby che mettono a rischio il made in Italy
investendo risorse esorbitanti per smuovere interessi nazionali
e non solo. Nel corso dell’incontro, appassionato e
coinvolgente, tra gli imputati l’Europa, che dal presidente
nazionale Coldiretti, Roberto Moncalvo, al ministro Maurizio
Martina, è accusata di non aver ancora approvato provvedimenti
indispensabili per la tutela della legalità e della
trasparenza. “L’Europa ha rappresentato il principale muro
di sbarramento – conclude il presidente Moncalvo – rallentando
di fatto il compimento del nostro progetto, dall’etichettatura
d’origine sul latte all’adozione del Ceta, che è
rimasto per anni secretato, per poi uscire allo scoperto con
1057 pagine di trattato da approvare in pochi giorni. Stiamo
lavorando per dare uniformità ad un sistema di regole
che riguardano il futuro di ogni cittadino, non solo di chi
produce”. Il ministro Martina ha concluso: “siamo orgogliosi
di essere partner di Coldiretti in questo progetto per il bene
della nostra Italia. Il lavoro di Coldiretti è prezioso ed ha
riflessi positivi non solo sul mondo produttivo, ma sulla
collettività e salute degli italiani”.

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