Sei vicentini su dieci che hanno deciso di fare un regalo per l’8 marzo hanno scelto le mimose, che sono il simbolo della giornata, perché dietro una fragilità apparente mostrano una grande forza, con la capacità di crescere anche in terreni difficili. È quanto emerge da una rilevazione online di Coldiretti in occasione del tradizionale appuntamento della Giornata della Donna, che ricorda la forza ed il ruolo femminile nel mondo. Se si indirizza sulle mimose la maggioranza dei cittadini che al tempo della guerra non rinunciano a celebrare le donne, una fetta del 23% si orienta su altri fiori, mentre solo il 17% preferisce dolci, cioccolatini ed altri doni.
“Oltre a essere il simbolo della presenza femminile nel mondo, dalla famiglia al lavoro, la mimosa esprime anche un importante valore ambientale, perché – spiega Coldiretti Vicenza – è realizzata con tecniche eco-compatibili, soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado ed all’abbandono. Quelli regalati sono praticamente tutti di origine nazionale e, soprattutto, della provincia di Imperia, dove si realizza oltre il 90 per cento della produzione italiana”.
Quest’anno la produzione della mimosa è stata fortemente condizionata da un inverno caldo, con temperature elevate che hanno determinato la fioritura già nella prima metà di gennaio, con due mesi di anticipo rispetto al tradizionale appuntamento dell’8 marzo, e tagli dei raccolti del 30%.
Per la Giornata della Donna 2023 i prezzi dei singoli ramoscelli variano dai 5 ai 10 euro, mentre per i mazzi più grandi e decorati o per le piantine si arriva anche oltre i 20 euro.
“Ai problemi causati dal clima alla floricoltura si sono aggiunti – conclude Coldiretti Vicenza – quelli legati al conflitto in Ucraina, con l’esplosione dei costi di produzione che pesa su ogni cosa, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni, fino al gasolio per il riscaldamento delle serre, andando a colpire un settore che rappresenta un fiore all’occhiello del Made in Italy”.