19 Giugno 2015
Alla Giornata del latte vince l’Asiago

“Ce li invidia tutto il mondo, tentano maldestramente di copiarceli, ma non esiste ancora una normativa in grado di tutelare il made in Italy da una contraffazione alimentare che movimenta svariati milioni di euro. Ed a fronte di questo le aziende vicentine e venete chiudono con un significativo danno per l’indotto”. Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, interviene a conclusione della Giornata del latte svoltasi il 29 maggio ad Expo, alla presenza del presidente nazionale Roberto Moncalvo e di centinaia di allevatori del Nord Italia. La numerosa delegazione vicentina ha raggiunto la città dell’Esposizione universale facendo sentire in particolare la voce dei produttori di formaggio Asiago, ma anche dei colleghi di tutto il Veneto, in rappresentanza delle 3500 imprese zootecniche produttrici di 10 milioni di quintali all’anno, dei quali il 60% è destinato alle eccellenze di pregio come l’Asiago, il Grana Padano, il Montasio, il Piave, il Provolone Val Padana, il Monte Veronese e la Casatella Trevigiana. “L’italian sounding rappresenta un business non indifferente per gli habitué della contraffazione – sottolinea il presidente Martino Cerantola – e gli effetti li paghiamo duramente tutti noi, compresi i consumatori finali, privati della possibilità di consumare cibi autentici e costretti ad accontentarsi di ciò che viene passato per tipicità, ma non ha nulla di italiano, se non il nome, che il più delle volte è pure storpiato”. Il caso degli Stati Uniti, dove il 99 per cento dei formaggi di tipo italiano sono “tarocchi”, nonostante il nome richiami esplicitamente le specialità casearie più note del Belpaese, è decisamente emblematico della situazione. Dallo studio presentato da Coldiretti in occasione del primo cheese test tra falso e vero made in Italy, con chef stellati e casalinghe di Voghera al Padiglione Coldiretti ad Expo, infatti, risulta che i più imitati sono l’Asiago, la mozzarella, la ricotta, il provolone, il pecorino romano, il grana padano ed il gorgonzola. “Una situazione insostenibile – conclude il presidente Martino Cerantola – a fronte della quale servono misure decise ed urgenti a tutela delle nostre aziende, ma anche di un’economia italiana che in ogni settore dimostra una fragilità divenuta endemica al sistema e dalla quale, invece, bisogna uscire”.

European Heat Health System

I nostri Eventi

 

 

Seguici sui social,

per rimanere aggiornato sui nostri eventi.

 

5 motivi a costo 0 per aderire a…. RID/SEPA

Campagna Amica

Campagna Amica

Lavora con noi

Invia la tua candidatura per mail cliccando direttamente sull'immagine