25 Giugno 2014
Asiago: risorsa economica da rispettare

“Le opportunità del turismo rurale per l’economia della regione alpina” è stato Il tema dell’incontro promosso dalla “presidenza italiana della Convenzione delle Alpi” tenutasi ad Asiago l’11 aprile scorso nella sala delle Maschere della Comunità Montana. Nel corso dell’incontro è stato approfondito il tema del turismo sostenibile ed il fatto che per attuarlo è necessario che la sostenibilità sia legata alla competitività ed il turismo guardi a modelli già affermati per crescere valorizzando piccole e nuove destinazioni. Per decidere una destinazione turistica è essenziale conoscere il “contesto di vita di una comunità locale (community model), fatta da tante categorie, gioco forza parte di un progetto di “promozione turistica” il cui obiettivo è quello di portare ricadute economiche per i residenti. È bene tener presente che l’attrattività di un territorio la vede il turista, ma la sostenibilità la deve vedere il residente. Per quanto riguarda la valorizzazione dell’identità di un territorio è più importante fare le scelte giuste su cosa e come comunicare. Una promozione turistica seria deve avere pochi obiettivi e strategici. Ed occorre capire, tra questi, quali sono prioritari e, possibilmente, è importantissimo che gli interventi previsti si concludano nell’arco di un paio d’anni. In sostanza, si deve partire dal voler ridurre le criticità attuali (economiche e non solo) del territorio. Attorno a questi temi è stato aperto un proficuo dibattito ed il presidente del Gal Montagna Vicentina, Dino Panozzo, ha esposto ai funzionari del Ministero dell’Ambiente le problematiche relative alle aree Sic e Natura2000 presenti sull’Altopiano di Asiago, che riguardano soprattutto la parte alta dello stesso e la zona del Monte Corno di Lusiana. In queste aree sono presenti le malghe, il “biglietto da visita” dell’Altopiano. Nel precedente Psr, per mitigare molti vincoli posti in queste aree, erano stati annunciati interventi economici, ma oggi le malghe hanno bisogno di interventi di manutenzione, di adeguamenti igienico/sanitari, di sistemazione e manutenzione stradale e va risolto il problema della continua espansione del pino mugo. Queste piante, infatti, stanno “occupando” interi pascoli delle malghe più alte dell’Altopiano e non possono essere tagliate, in quanto specie protetta da direttive comunitarie. Il Ministero dell’Ambiente e la Regione Veneto dovranno adoperarsi, affinché vengano trovate le opportune soluzioni per la sostenibilità del territorio e dell’economia dell’Altopiano di Asiago.

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