16 Giugno 2016
Coldiretti continua a lottare per difendere le aziende agricole e le famiglie

Non ci fermiamo, non ci arrendiamo e non intendiamo gettare la spugna di fronte alle difficoltà. Lo abbiamo dimostrato più volte in passato e continueremo a farlo con la stessa convinzione. Difendere le aziende agricole e con esse le fami-glie che ci stanno dietro, significa tutelare l’economia del territorio, le produzioni tipiche e, quindi, lo stesso futuro del nostro Paese. Ci siamo resi conto, in particolare negli ultimi anni, di quanto sia determinante avere dalla nostra parte il consumatore, questo perché noi per primi siamo cittadini e consumatori. E siamo riusciti in questo intento, come abbiamo visto all’Expo e come si è ripetuto in occasione di tante altre manifestazioni in cui i cittadini si sono immediatamente uniti, condividendo con convinzione le battaglie del mondo agricolo. Con questo spirito abbiamo pro-testato lo scorso novembre 2015 a Lodi, sede del centro di distribuzione dei prodotti della multinazionale del latte francese Lactalis. E da quel momento è stata un’escalation a difesa dei prodotti made in Italy, che sono tra i più contraffatti al mondo, in quanto la qualità eccellente che li contraddistingue rappresenta una valida leva speculativa per molti paesi stranieri, dove i criteri di produzione sono ben diversi. Non possiamo pensare che sulle nostre tavole arrivino formaggi fatti con il latte in polvere o, ancora, carne straniera prodotta con standard di qualità e sicurezza che nulla hanno a che vedere con quelli imposti all’Italia, a garanzia della salute del cittadino. E così il 5 maggio scorso abbiamo celebrato la Giornata nazionale della carne, che per Vicenza si è svolta al mercato di Campagna Amica di Marostica, dove centinaia di cittadini sono stati coinvolti alla scoperta della buona carne made in Italy attraverso l’innovativa figura del tutor della carne. Con altrettanta determinazione, il 31 maggio scorso, abbiamo preso parte alla Giornata nazionale del latte italiano, svoltasi alla Fiera Milano Congressi. E da Vicenza sono giunti a Milano oltre cinquanta allevatori, che si sono uniti alle migliaia di colleghi arrivati nel capoluogo lombardo per difendere il latte italiano dal rischio di scomparire sotto la pressione delle speculazioni e degli inganni. È stata una giornata decisa-mente importante, in quanto è stato annunciato il via libera all’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte e dei derivati come formaggi o yogurt dal premier Matteo Renzi e dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Un risultato significativo, arrivato in concomitanza con il Milk World Day celebrato dalla Fao in tutto il mondo. Coldiretti, però, non si ferma. E noi produttori dobbiamo essere i primi a crederci ed a portare avanti queste battaglie, con fermezza e determinazione, in quanto il valore che assumo-no si traduce nell’immediata difesa delle nostre produzioni, quindi dell’economia che sta dietro alla redditività delle nostre aziende agricole.

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