25 Gennaio 2012
Coldiretti scrive ai Sindaci per ottenere l’aliquota Imu dimezzata

La recente manovra finanziaria porterà un aggravio di imposte a tutte le aziende agricole, colpendo i terreni agricoli, le case e tutti i fabbricati destinati all’allevamento, a depositi di prodotti ed al ricovero attrezzi. Il decreto “Salva Italia”, infatti, nell’anticipare l’adozione dell’Imu, applica già dal 2012 una tassazione sui beni produttivi delle aziende agricole prima esenti e prevede, inoltre, una rideterminazione delle aliquote contributive di coltivatori diretti, mezzadri e coloni, con ulteriori oneri. Questa pesante situazione, unita al fatto che le misure per la crescita ed il sostegno delle imprese della manovra non sono applicabili al settore agricolo, rileva un’iniquità di trattamento fiscale tra i diversi settori economici. Il bene terra, se utilizzato come fattore produttivo in una impresa agricola, merita un trattamento fiscale ben diverso da quello riservato a chi il fondo agricolo lo detiene a fini speculativi o hobbistici e questo vale ancora di più se si tratta di imprese professionali. Di fronte a questa nuova e pesante tassazione, Coldiretti non ha ritenuto opportuno manifestare in piazza per il senso di responsabilità ed il bene che vuole al Paese ed ha ottenuto di differenziare l’imposizione tra chi il terreno lo usa per vivere e lavorare, tramite la stesura di uno specifico emendamento presentato in fase di approvazione della norma e chi, diversamente lo impiega per altre finalità. Grazie al nostro intervento è stata approvata, infatti, una diminuzione delle aliquote d’imposta ed è stato definito un moltiplicatore ridotto per la determinazione delle basi imponibili per coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali. Altresì, sono state mantenute alcune esenzioni già esistenti con l’applicazione dell’Ici. Coldiretti ha anche consegnato al Presidente del Consiglio Mario Monti ed al Governo alcune proposte che non incidono sul gettito previsto dalla manovra, ma tese a sostenere una filiera agricola più trasparente, più competitiva e più rispettosa di tutti. Al risultato di aver ottenuto la differenziazione di trattamento tra imprenditori agricoli e non, si aggiunge la proroga al 31 marzo 2012 della scadenza per la presentazione della domanda di riconoscimento dei requisiti di ruralità dei fabbricati: adempimento che permette di regolarizzare le posizioni per il passato ai fini delle imposte dirette ed Ici e di ottenere le riduzioni previste dell’Imu. Ultima importante azione svolta dalla nostra Organizzazione, per tutelare coloro che lavorano effettivamente il fondo, consiste nella lettera recentemente inviata a tutti i Sindaci del Veneto con richiesta dell’applicazione dell’aliquota Imu ridotta della metà, segno chiaro di attenzione verso chi opera per la crescita delle aziende e dei territori.

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