15 Luglio 2010
Duro no di Coldiretti alla proroga del pagamento delle quote latte

“Non scherziamo con il fuoco perché c’è un limite alla presa in giro degli agricoltori oltre il quale nessuno potrà contenerne le conseguenze”. È quanto ha recentemente affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che l’emendamento presentato alla manovra finanziaria sulla proroga del pagamento delle quote latte non ha nulla a che fare con la crisi agricola, perché se così fosse dovrebbe riguardare tutti i settori e tutte le scadenze, dalle cambiali agrarie ai contributi previdenziali, dalle imposte dirette alle indirette. Argomentazioni che hanno visto concorde anche il presidente provinciale della Coldiretti vicentina Diego Meggiolaro, che ha immediatamente inviato una lettera a tutti gli associati. “Non possiamo permettere – spiega il presidente Diego Meggiolaro – che si continui a prendere in giro la storia, la verità, ma soprattutto la credibilità e l’onestà di oltre il 98 per cento degli allevatori italiani”. Ed entrando nel merito dell’annosa vicenda latte la Coldiretti vicentina ha aggiunto nella lettera ai soci: “abbiamo altro a cui pensare, ad un prezzo che non c’è, ad un’etichettatura obbligatoria dell’origine sulla quale non registriamo la solerzia parlamentare che, invece, in questa vicenda, definire squallida è poco”. Ed il presidente Sergio Marini aggiunge: “la questione vera, che non si vuole raccontare, è che si cerca di trovare un ulteriore escamotage per allungare i termini di pagamento a chi non ha mai pagato le multe del latte, magari per agganciarsi a quell’improbabile filo di speranza secondo il quale l’Italia non avrebbe mai sforato la propria quota produttiva e, pertanto, nulla si dovrebbe pagare. Ci sarebbe molto da raccontare di questa lotta intestina Stato contro Stato, ma noi a questo punto ci siamo proprio stancati. Noi come sempre rispetteremo le leggi vigenti, ma si sappia fin da ora che altrettanto dovrà fare lo Stato. Se dovessero cambiare le carte in tavola non tarderemo un giorno ad utilizzare tutti gli strumenti di cui disponiamo per far restituire i soldi a tutti quegli allevatori che in questi anni hanno pagato multe non dovute e acquistato quote non necessarie. Non ci si azzardi a pensare di scaricare su chi ha semplicemente rispettato le leggi la sciatteria di uno Stato sulla cui credibilità in questo caso dovremmo seriamente interrogarci”. Parole che trovano pieno appoggio da parte del presidente Diego Meggiolaro: “vogliamo ribadire quanto più volte affermato nel corso dei nostri incontri sezionali e zonali e che qualche “furbetto del formaggino” cerca di mettere in dubbio: Coldiretti pretende che la legge sia uguale per tutti, senza se e senza ma, in questo perseverando in un lavoro che parte da lontano e ci ha visti, come al solito da soli, anche sostenere le tesi del Ministero e di Agea nelle aule di tribunale”.

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