9 Ottobre 2012
Fermiamoci a pensare e riprendiamo a lavorare, uniti, per il bene comune

I tempi della quotidianità spesso non permettono a ciascuno di noi di fermarsi e riflettere. Il nostro lavoro, però, ci concede, talvolta, questo privilegio. Durante le molte ore trascorse in campagna, spesso in solitudine, abbiamo l’opportunità di meditare. In questa occasione vorrei richiamare l’attenzione dei lettori sul valore straordinario di ciò che noi produciamo attraverso la terra, patrimonio di tutti e ricchezza universale. Produrre cibo, però, non è così facile, in quanto il lavoro che svolgiamo è fortemente condizionato da fattori esterni, in particolare di natura ambientale. Talvolta, come accaduto quest’anno con un’annata straordinariamente povera di piogge, i nostri raccolti sono poveri o del tutto inesistenti. Eppure occorre continuare ad investire, perché la gente ce lo chiede, ce lo chiede la società, tutti assieme. Naturalmente, sempre senza fermarsi a riflettere. A volte i soldi non sono sufficienti a comperare un prodotto che, senza lo sforzo degli agricoltori, non finirebbe mai sugli scaffali. Ed il cibo non si genera da solo, ma è il risultato di un complesso lavoro, che vede impegnati una pluralità di soggetti diversi, sottoposti a pesanti sacrifici e non sempre in grado di garantire un ricco risultato, proprio per i fattori indipendenti dall’abilità dell’imprenditore, ma con i quali lo stesso si trova ogni giorno a fare i conti. Dobbiamo adoperarci per trasmettere questo forte messaggio ai cittadini: da sempre l'agricoltore produce cibo, ed il cibo è un bene comune. Siccità, inquinamento, aumento dei costi di produzione sono tutti elementi che interessano le aziende agricole in modo diretto, ma indirettamente dovrebbero essere un problema anche per ciascun cittadino, in quanto se l’agricoltura si ferma la società è in ginocchio. E non ci sono alternative. Il cibo deve necessariamente passare attraverso la terra, che da qualcuno, sebbene con diverse modalità, trattamenti e consuetudini, deve essere lavorata. Ecco perché voglio porre ancora una volta l’attenzione sul fatto che occorre avere rispetto per tutte le risorse a disposizione. Viviamo in un Paese in cui le contraddizioni sembrano auto generarsi, in cui allo spreco pare non esserci rimedio ed in cui il lavoro sembra non essere un valore e non esistere. Evidentemente nulla di più ipocrita, ma occorre ripartire lasciando ai giovani spazio e possibilità, margini per ripensare le priorità e rimettere i valori veri della vita al loro posto, che non è cambiato rispetto al passato. La necessità di cibo, però, non è soltanto un problema etico. Produciamo con coscienza ed attenendoci a dei valori, in modo eticamente corretto, ma prima di tutto dobbiamo chiederci fino a quando questo sarà possibile a queste condizioni. Coldiretti ha lanciato molte campagne educative e gli effetti si iniziano a vedere, ma il percorso è lungo ed occorre la collaborazione e buona volontà di ciascun socio. I Punti, i Mercati e le Botteghe di Campagna Amica sono un’opportunità per rilanciare ogni azienda agricola, ma al contempo per intercettare persone e trasmettere il messaggio del nostro progetto, che è e rimane quello di dare valore ai prodotti che generiamo dal lavoro della terra. Fermiamoci a pensare e riprendiamo a lavorare, uniti, per il bene comune.

5 motivi a costo 0 per aderire a…. RID/SEPA

Campagna Amica

Campagna Amica

Lavora con noi

Invia la tua candidatura per mail cliccando direttamente sull'immagine

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale e-Learning Coldiretti Veneto

Portale Coldiretti Veneto e-Learning

5 motivi a costo 0 per aderire a…. RID/SEPA

Campagna Amica

Campagna Amica

Lavora con noi

Invia la tua candidatura per mail cliccando direttamente sull'immagine

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale e-Learning Coldiretti Veneto

Portale Coldiretti Veneto e-Learning