26 Aprile 2010
Il futuro di Coldiretti parte dalla riscoperta dei valori associativi

La democraticità associativa ha sempre rappresentato uno dei punti di forza di Coldiretti, aperta al dialogo istituzionale ed all’ascolto dei propri soci, che rappresentano la forza stessa dell’Organizzazione capace, oggi ancor più che in passato, di mettere a punto progetti ed iniziative per rafforzare l’economia agricola locale e ridare peso e reddito alle aziende agricole in difficoltà. Per centrare questi obiettivi serve quindi uno sforzo di tutti per lavorare compatti nel territorio, per condividere successi e difficoltà, per le quali vanno individuate, assieme, le migliori soluzioni. Dobbiamo ridare vita al confronto associativo, far sì che ritorni protagonista il dialogo costruttivo, che deve avere la meglio sulle contrapposizioni fini a se stesse. Così come è avvenuto di recente con un gruppo di produttori di latte, che hanno lamentato la scarsa attenzione con cui , secondo loro, Coldiretti avrebbe in questi ultimi tempi rivolto al settore lattiero caseario, in merito alla corretta applicazione delle norme, al rispetto della legalità, al sostegno economico delle aziende zootecniche, alla disponibilità di finanziamenti per far fronte alla grave crisi del 2009. Esigenze che questi produttori hanno sottoscritto con una lettera con la quale si è chiesto di poter confrontarsi su questi temi in un assemblea collettiva. A fronte di questa richiesta la nostra organizzazione, non solo ha indetto l’assemblea, ma, per poter informare in modo capillare tutti i propri associati su tutta l’attività sindacale svolta, ha indetto numerosi incontri su tutto il territorio alla presenza di dirigenti provinciali, regionali e nazionali, dimostrando come Coldiretti è stata, è e sarà sempre attenta alle esigenze di questo importante settore produttivo.
Anche se in alcuni frangenti si è notato un mero atteggiamento contradditorio fine a se stesso e ostativo per una efficace dialettica atta a perseguire obiettivi concreti, l’assemblea generale, oggetto di richiesta da parte di questi allevatori in una specifica lettera, ha avuto sicuramente risvolti positivi e costruttivi, nell’occasione della quale sono state  discusse tre richieste di cui Coldiretti si è fatta carico a tutti i livelli per poter verificarne l’applicabilità:
a) la modifica dei criteri di compensazione stabiliti dalla recente L. 33/2009 , sui quali Coldiretti sta lavorando a livello nazionale
b) la sospensione della rateizzazione delle multe pregresse ai sensi della L. 119/2003, considerando la crisi che sta attanagliando il settore lattiero-caseario. In merito  Coldiretti, tramite il Mipaf, aveva già portato all’Unione Europea tale richiesta e comunque continuerà l’impegno per perseguire tale obiettivo.
c) La modifica  dei criteri di applicazione dell’art. 68 stabilito dall’Health Check del 2008, già entrato in regime dal 2010.
Non va dimenticato infine l’impegno profuso da Coldiretti per il rispetto della legalità costituendosi in giudizio nei confronti di chi non ha rispettato le regole del settore lattiero caseario, ottenendo importanti risultati come le recenti sentenze del Tar del Lazio.
Se il confronto, anche su questi temi, è leale e avviene soprattutto con spirito costruttivo ed unitario  può condurre le nostre aziende agricole al successo, ad affrontare la crisi con forza e capacità di contrastare le difficoltà. Così è avvenuto in questi ultimi anni ove Coldiretti, non senza fatica, ha messo a punto progetti ambiziosi con i quali si vuole ridare respiro a chi produce ed all’economia del territorio, grazie all’impegno unitario di tutti i propri associati. Ne sono un esempio la legge di orientamento e la recente costituzione dei Mercati di Campagna Amica, ideati e progettati da Coldiretti per creare nuove opportunità di reddito per le nostre aziende. Ma ora c’è un progetto sul quale si gioca il futuro del settore agricolo italiano: “La filiera agricola tutta italiana” a cui tutti noi, soci Coldiretti,  siamo chiamati a dare il contributo per poter competere sul mercato e garantire un reddito equo e remunerativo per le nostre imprese. E qui, credetemi, è di fondamentale importanza il detto “L’unione fa la forza”!

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