20 Maggio 2010
La terra, il cuore dell’agricoltura

Difendere il territorio significa tutelare le aziende agricole che in esso si sono sviluppate. La tutela della terra, infatti, rappresenta un valore di straordinaria importanza, ma vuol dire pensare anche all’economia agricola, in quanto il territorio rappresenta il fattore attorno al quale ruota l’attività di qualunque azienda. Pensare che le nostre imprese siano fatte soltanto di braccia, buona volontà, animali ed attrezzature è un grosso errore, che ci porterebbe a trascurare l’elemento essenziale attorno al quale si sviluppa tutta l’economia agricola: la terra. E, purtroppo, questo errore viene spesso compiuto anche da chi ci governa, che non sempre tiene in debito conto e considerazione il valore dei terreni annessi all’azienda, in particolare rispetto alla conduzione delle aziende agricole. È normale pensare che il capannone industriale sia parte dell’impresa e lo stesso viene tutelato con forza, perché significa salvaguardare l’economia ed i posti di lavoro, ma non accade lo stesso per i terreni impiegati dalle nostre imprese. Le nostre terre sono un bene unico ed irripetibile di inestimabile valore, e fare agricoltura significa non solo trarre beneficio dai frutti che la natura stessa ci dona, attraverso il lavoro della terra, ma anche attivarsi per preservare il territorio. E volendo estendere il concetto non possiamo certo ignorare che il passo è breve dalla terra ai prodotti che ogni giorno vengono messi sulle nostre tavole. Tutelare il territorio, quindi, vuol dire anche avere a cuore e salvaguardare la salute propria e dei consumatori, per cui si lavora cercando di offrire il meglio delle proprie produzioni. Proteggere il territorio, dunque, vuol dire preservare le tipicità dalla scomparsa, attivarsi affinché l’economia locale possa continuare a conoscere l’espansione, inducendo un volano che va dall’enogastronomia al turismo e la cultura. Intraprendere questo percorso significa riappropriarsi delle proprie origini, rimettere al centro del nostro operare i valori che hanno portato alla nascita di Coldiretti. E non possiamo certo negare che al lavoro della famiglia, al rispetto delle stagioni con le possibili avversità, sempre assistito da una profonda fede, si aggiunga l’amore per la nostra terra: un amore incondizionato e mosso dalla tutela di questo prezioso bene, prima che dal valore economico che esso consente di realizzare. Il cerchio si chiude considerando che tutelare le nostre terre vuol dire salvaguardare le produzioni tipiche, consentendo anche alle future generazioni di conoscerle e portarle sulle proprie tavole. Significa contrastare efficacemente chi tenta di imitare, in malo modo, i prodotti made in Italy, inducendo in inganno chi non li conosce e, soprattutto, sfidando i produttori locali con l’arma dell’astuzia che si traduce in alimenti dalla dubbia genuinità. Tutelare i nostri terreni, dunque, vuol dire rendersi conto del loro inestimabile valore per la comunità e per l’economia locale che, in questo modo, può svilupparsi e conoscere un’epoca di rinnovamento che, necessariamente, deve passare attraverso un nuovo modo di considerare la terra: un valore da avere a cuore. Da difendere per noi, per i nostri figli, per le nuove generazioni.

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