26 Febbraio 2010
Le speculazioni fanno chiudere le stalle

Le mucche sono sottopagate per il latte prodotto, così gli allevatori “occupano” Piazza Montecitorio per denunciare che il latte fresco viene pagato in media dai consumatori 1,35 euro al litro con un ricarico di quattro volte e mezzo rispetto ai 30 centesimi riconosciuti in media alla stalla. L’iniziativa è della Coldiretti, che ha recentemente promosso “l’operazione verità sulla spesa alimentare”, in occasione della giornata di mobilitazione promossa dalle Associazioni dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori). Nel corso della mobilitazione è stato possibile assaggiare il vero latte italiano gratuitamente per ricordare che il prezzo alla stalla ha raggiunto il minimo da oltre vent’anni su valori che non coprono i costi di produzione e stanno mettendo a rischio stalle, mucche e lavoro che hanno garantito all’Italia fino ad ora il primato mondiale nella produzione di formaggi tipici con il record di 35 riconoscimenti a livello comunitario. A rischio ci sono 43mila stalle con quasi 2milioni di mucche e circa 200mila occupati, che producono oltre 22miliardi di euro, la voce più importante dell'agroalimentare italiano. La realtà è che si moltiplicano le truffe ed i sequestri dei Nas, mentre nei supermercati e nelle industrie arrivano ogni giorno 3,5 miliardi di litri di latte sterile, semilavorati e polveri di caseina per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani all'insaputa dei consumatori che cadono nell’inganno del falso made in Italy. In Italia secondo i dati presentati da Coldiretti in un anno sono arrivati ben 1,3miliardi di litri di latte sterile, 86milioni di chili di cagliate e 130milioni di chili di polvere di latte, di cui circa 15milioni di chili di caseina utilizzati in latticini e formaggi. Il risultato è che tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri e la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta. La  presenza di Coldiretti in Piazza Montecitorio è in continuità con il presidio ai valichi di frontiera, ai porti e nei punti vendita della grande distribuzione attuato dai nostri imprenditori durante l’estate per un’operazione di trasparenza che ha portato il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia al varo del decreto per rendere obbligatoria l’indicazione di origine del latte e derivati in etichetta.

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