17 Giugno 2011
Marini ai giovani Coldiretti: “Siate contagiosi”

“Tanti giovani, tutti insieme e tutti seri in un incontro che in termini di qualità e di entusiasmo non ha eguali”. Così ha esordito il presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini, nell’esprimere la sua soddisfazione per un’assemblea nel corso della quale sono emersi positivi e costruttivi contributi, senza mai cadere nella sterile rivendicazione. Numerosa la delegazione di giovani vicentini presenti all’evento. “Chi sogna – ha precisato il presidente Marini – è vivo e chi è vivo può cambiare le cose. E questa è una platea viva, uno spaccato di Italia che vale il 2% del Pil, ma un 2% di pregio, perché è quello che consente alla gente di stare a tavola felici, ben diverso da quella parte di Pil che si basa sulle nefandezze e crea disperazione”. Il presidente Sergio Marini si è soffermato sulla difesa dell'italianità di Parmalat che “non e stata giocata da nessuno”. Eppure “non si può dire: sono un serio imprenditore e poi non fare un passo avanti. Ci sono imprenditori che dicono che è importante internazionalizzare e poi spostano nell'Europa dell'Est la produzione con i soldi dello Stato italiano, realizzando le stesse cose che producevano in Italia e che magari troviamo nei consorzi di tutela”. Con riferimento all’Europa, il presidente Marini ha evidenziato la necessità di essere maggiormente incisivi, dal momento che ciò che ad alcune nazioni è concesso all’Italia viene precluso. Sulla vicenda Federconsorzi il presidente nazionale Coldiretti ha rilevato che si è trattato di un grande furto fatto all'agricoltura italiana, poiché, se le fossero stati riconosciuti tutti quei crediti negatigli al momento del fallimento oggi sarebbe l'industria più sana e capitalizzata d'Italia. “Coldiretti – prosegue il presidente Marini – pensa, compete e realizza. Siamo partiti dai bisogni della gente per cercare di essere diversi e migliori. Abbiamo la presunzione, con il nostro progetto di “filiera tutta agricola e tutta italiana”, di partire dall’Italia per conquistare il mondo. Abbiamo coniugato gli interessi degli agricoltori con quelli dei consumatori, per il bene del Paese lungo una strada che altri settori dovrebbero percorrere”. In riferimento alla politica, il presidente Marini ha affermato: “se la politica è lo specchio della società, forse la colpa è anche nostra. O perché non ci siamo messi davanti allo specchio o perché non ci riflette. Quindi, o ripariamo quello specchio o ci mettiamo davanti ad esso per fare in modo che le cose cambino”. Rivolgendosi ai giovani, il presidente nazionale Coldiretti li ha invitati ad assumere la grande responsabilità di essere oggi una vera forza sociale che pensa, racconta e fa. “Dovete essere contagiosi – conclude il presidente Sergio Marini – dovete essere punto di aggregazione tra la gente, dovete essere punto di riferimento per chi ha perso la speranza, dovete essere tessuto connettivo, dovete essere rete”.

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