Su pressione di Coldiretti, con il collegato ambientale (Legge 221/2015 in vigore dal 2 febbraio 2016) le imprese agricole di cui all’art. 2135 del codice civile, anche se smaltiscono “privatamente”, ovvero non all’interno di un circuito organizzato di raccolta, non sono più tenute all’obbligo del registro rifiuti e del Mud alla Camera di commercio, nel senso che tali obblighi si ritengono assolti con la conservazione progressiva per tre anni del formulario di identificazione rifiuto. In questi mesi si sta lavorando alacremente, di concerto con la Provincia di Vicenza, per un servizio pubblico di raccolta dei rifiuti. Dato il protrarsi di difficoltà di ordine burocratico, però, riteniamo che, ove l’azienda necessiti di smaltire, lo può fare, sempre tenendo conto che non può trasportare i rifiuti (né tantomeno recarsi all’ecocentro), bensì dovrà chiamare una ditta a casa che venga a prelevarli. Si ricorda che è verosimile per un’azienda agricola la produzione ogni anno di rifiuti, da cui la necessità di smaltirli almeno una volta all’anno (non potendo stoccarli in azienda oltre tale periodo). Gli uffici di Coldiretti
16 Giugno 2016
Novità e successo Coldiretti, abolito l’obbligo registro rifiuti e Mud in agricoltura