Mi rendo conto solo adesso di quanto sia impegnativo essere a capo di Coldiretti. Nonostante otto anni alle spalle quale vicepresidente, devo dire che l’impegno diretto di presidente assorbe totalmente”. Con queste parole Martino Cerantola ha esordito all’assemblea provinciale svoltasi lo scorso 22 marzo 2013 nella sede provinciale di via Zamenhof. Proponiamo di seguito i principali punti della relazione del Presidente, ricordando che nel corso dell’assemblea è stato approvato anche il bilancio associativo.
Il territorio. “Confrontandomi con i soci e visitando le aziende mi è stato possibile comprendere le reali difficoltà che ciascuno di noi vive nel territorio. La sofferenza economica a cui siamo sottoposti è importante. Le aflatossine hanno colpito pesantemente tutti, determinando un raccolto inesistente per molti e per gli allevatori l’acquisto di prodotto sano a prezzi molto elevati. Ritengo positiva l’apertura dei dirigenti al dialogo e la volontà di conoscere a fondo il progetto Coldiretti, il nostro progetto, per creare un futuro all’economia agricola”.
La burocrazia. “Il fardello della burocrazia grava sulle nostre spalle ancora pesantemente. Gran parte dei soci mi ha chiesto di intervenire nei tavoli di concertazione per continuare a manifestare l’esigenza di semplificare le procedure. L’impegno di Coldiretti, a tutti i livelli, è massimo e lo sarà finché non saranno conseguiti soddisfacenti risultati”.
Il bacino di Caldogno. “Abbiamo condotto un attento lavoro di analisi e di concertazione sul ristoro che doverosamente chi deve sopportare l’allagamento deve ricevere. Siamo arrivati a gennaio 2013 ad un accordo che prevede 75mila euro/ettaro per gli agricoltori che patiscono l’allagamento per il bene della comunità. Un risultato importante per tutti i soci Coldiretti che si trovano in questa condizione e che fa capire quanto sia importante far parte della nostra famiglia per vedere tutelati diritti che non sempre vengono riconosciuti”.
Campagna Amica. “Stiamo lavorando bene anche sul versante delle numerose attività collegate a Campagna Amica: punti vendita diretta, orti urbani, mercati, botteghe ed attività di promozione. A questo punto dovremo spronare le nostre aziende anche ad aderire al Fai, il progetto Firmato agricoltori italiani, che offre l’interessante opportunità di diventare fornitori di prodotti made in Italy di qualità alla grande distribuzione”.
Il nuovo progetto UE Coop. “Appare fondamentale, a questo punto di realizzazione dei nostri ambiziosi progetti, pensare a costituire un’importante Centrale di cooperative, per dare un senso all’esperienza che abbiamo maturato nei vari step del progetto “L’Italia che fa l’Italia” e che deve trovare concreta realizzazione per accrescere la redditività delle nostre aziende e continuare a fornire risposte ai cittadini. In poco più di due mesi hanno già aderito oltre quattromila cooperative che operano in tutte le regioni ed in tutti i 14 settori dell’albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia fino all’agricoltura.
La rappresentanza locale. “I nostri dirigenti siedono nei tavoli che contano a livello vicentino e sono pronti, con trasparenza e lucidità, a rappresentare le istanze associative, espressione delle problematiche generali avvertite dagli associati”.
30 Maggio 2013
Primi quattro mesi intensi per il Presidente provinciale