15 Novembre 2012
Trecento trattori ed oltre mille persone alla Giornata del Ringraziamento

Trecento trattori ed oltre mille persone hanno gremito la chiesa parrocchiale di Santa Maria Immacolata dei padri Giuseppini a Montecchio Maggiore, dove il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol ha concelebrato, al fianco del parroco e del consigliere ecclesiastico di Coldiretti don Elisa Lunardi, la santa messa e benedetto le macchine agricole che hanno raggiunto di prima mattina il piazzale antistante, nonostante la copiosa pioggia, in occasione della 62a Giornata provinciale del Ringraziamento. Alla presenza dei sindaci del territorio e di numerose autorità e rappresentanti delle Categorie economiche e produttive, il Vescovo di Vicenza ha celebrato l’impegno straordinario degli agricoltori e ringraziato il loro impegno a vantaggio della collettività. “Dobbiamo ringraziare tutti quei giovani, e sono molti – spiega mons. Beniamino Pizziol – che hanno compiuto la coraggiosa scelta di impegnarsi in agricoltura. Una scelta significativa e piena di valori veri, in controtendenza in questo momento di crisi etica e della finanza. Non dimentichiamo l’importante ruolo esercitato da Coldiretti nel tenere assieme gli agricoltori, tutelandone le istanze e promuovendone la crescita”. Parole che trovano accoglimento nel messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace: “La valenza educativa propria della Giornata del Ringraziamento ha una ricaduta importante nell’attuale società, in cui l’appiattimento sul presente rischia di cancellare la memoria per i doni ricevuti. Pensiamo in particolare ai giovani, che in tanti stanno riscoprendo il lavoro agricolo: nel ritorno alla terra possono aprirsi nuove prospettive per loro e insieme un modo nuovo di costruire il futuro di tutti noi”. Investire nell’agricoltura è una scelta non solo economica, ma anche culturale, ecologica, sociale, politica di forte valenza educativa. Infatti, si legge nella Caritas in veritate: “le modalità con cui l’uomo tratta l'ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e, viceversa. Ciò richiama la società odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte parti del mondo, è incline all’edonismo e al consumismo, restando indifferente ai danni che ne derivano”. Il presidente provinciale Diego Meggiolaro conclude: “ci sono due valori importanti che non possiamo permetterci di accantonare: quello economico del settore agroalimentare ed il riconoscimento del bene comune rappresentato dal territorio. L’agricoltura rappresenta oggi l’unico settore economico capace di reggere in questo periodo di crisi, con una crescita del due per cento ed un coinvolgimento crescente di giovani. La tutela del territorio è l’altro valore di fronte al quale non possiamo che riflettere, in quanto ciascun agricoltore è custode della terra che gli consente di vivere ed al tempo stesso la utilizza per produrre cibo essenziale per la vita”. Un vecchio proverbio dei nativi americani deve farci riflettere e modificare le nostre abitudini: “Non ereditiamo la terra dai nostri avi; la prendiamo a prestito dai nostri figli. Nostro è il dovere di restituirgliela”. A conclusione della celebrazione religiosa oltre 600 persone hanno preso parte al pranzo sociale, per rinnovare la condivisione e la grande unità rappresentata dal mondo agricolo aderente a Coldiretti.

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