Gli scenari mutano con grande rapidità, giorno dopo giorno, ma l’azione di Coldiretti a difesa dei propri associati è rimasta invariata negli ultimi decenni. Allora come oggi siamo impegnati nei territori, persino in quelli più difficili da raggiungere e da coltivare, per difendere le economie, per tutelare le aziende agricole e, quindi, per sostenere efficacemente lo sviluppo della vita. Sì, proprio della vita, perché il servizio che Coldiretti svolge indirettamente impatta sull’esistenza di ogni cittadino. La nostra attività non è quella svolta dalle tante imprese iscritte alle Camere di commercio: noi non dobbiamo soltanto produrre reddito, ma anzitutto dare alla luce prodotti, allevare, far crescere il territorio che, attraverso la terra, ci permette di vivere e di far vivere le nostre famiglie. Una professione importante, resa sempre più difficile dalla sottrazione di territori, spesso facilitata da sindaci compiacenti, così come da un sistema di tassazione altamente vessatorio e noncurante dei rischi tipici della nostra attività, fortemente condizionata dal clima e dagli eventi atmosferici imprevedibili. Coldiretti, però, non si arrende. Siamo sempre presenti, nei tavoli di lavoro che contano, laddove si discute della progettazione del territorio, specie quando si tratta di realizzare grandi opere, spesso con la giustificazione della “pubblica utilità”, altre volte rese effettivamente necessarie dal progresso, dal fatto che i prodotti, di qualunque genere, viaggiano ancora prevalentemente su strada. È accaduto spesso che porzioni importanti di nostre proprietà, di terreno, quindi di aree sottratte alle produzioni alimentari o agli allevamenti, ci siano state scippate adducendo come motivazione la pubblica utilità dell’opera che si intendeva realizzare. In tutti questi casi Coldiretti, forte del proprio numero considerevole di associati, ha sempre perorato le cause dei propri iscritti, talvolta anche in territori dove le aziende interessate erano davvero poche. L’Associazione non ha mai lasciato solo nessuno, si è sempre seduta ai tavoli di concertazione per riuscire a spuntare il valore economico più soddisfacente a ristorare gli imprenditori del danno subito con la sottrazione dei terreni. È davvero preoccupante ed avvilente che in alcuni casi, fortunatamente pochi, ci siano associati che non riconoscono l’importante ruolo e risultato conseguito da Coldiretti e preferiscano rinunciare ad un pacchetto esclusivo e completo di servizi, rivolgendosi a professionisti capaci, il più delle volte anche a caro prezzo, di fornire risposte spot, che mal si addicono ad un’attività come la nostra, che richiede un costante accompagnamento ed affiancamento. Tutto ciò significa voler rinunciare ad opportunità di crescita che la nostra Organizzazione da sempre assicura ai propri associati, per consentire di aumentare la redditività delle loro imprese, quindi le economie dei territori. È evidente che la crescita di ogni singola azienda agricola per Coldiretti rappresenta un successo e, soprattutto, maggior rappresentatività e peso nei tavoli di discussione. Ecco perché far parte di questa grande squadra significa tutelare anzitutto la propria posizione, il proprio reddito ed il proprio futuro. In ordine di tempo, l’ultimo intervento di Coldiretti per ridurre le spese dei soci, è la richiesta ai Sindaci del territorio per ottenere l’applicazione dell’aliquota Imu ridotta. Coldiretti, da parte sua, continuerà a garantire, attraverso tecnici costantemente formati, la miglior consulenza alle imprese associate. Rinunciare a questa garanzia significa voltare le spalle al futuro, rinunciare alle opportunità di finanziamento ed ai bandi che l’Associazione periodicamente segnala agli associati, quindi privarsi di innumerevoli vantaggi dal valore incalcolabile. Diversamente, cogliere queste opportunità vuol dire riconoscersi componenti e protagonisti di un sistema vincente ed in grado di contrastare la dura crisi in cui siamo immersi, con la consapevolezza che la battaglia non viene combattuta in solitudine, ma con le prime fila protette dai migliori esperti nazionali.