22 Luglio 2011
Una Pac per rispondere alle sfide future

Corte dei conti UE: pubblicata la prima relazione sul regime di pagamento unico della Pac. La Corte dei conti dell'Unione europea ha pubblicato la sua prima relazione speciale sul regime di pagamento unico (Rpu). Il Rpu è il principale meccanismo di sostegno finanziario a favore degli agricoltori dell’UE ed intende incoraggiare gli agricoltori a soddisfare meglio la richiesta di mercato e promuovere pratiche agricole ecocompatibili. La Corte dei conti ha constatato che tale regime ha contribuito al conseguimento di due dei principali obiettivi della Pac sopra citati, ma nello stesso tempo ha sottoposto all’attenzione della Commissione Europea una serie di aspetti discutibili nell’attuazione del Rpu, quali:
• la definizione dei beneficiari del regime è stata formulata, e successivamente applicata, in un modo che consente a persone o enti che non svolgono attività agricole o che le svolgono solo in maniera marginale, di beneficiare dei pagamenti del Rpu. La Corte ha rilevato dei casi in cui il sistema applicato ha incoraggiato investimenti da parte di operatori che nutrono uno scarso interesse per l’esercizio dell’attività agricola, ma che sfruttano i redditi garantiti forniti dal Rpu;
• in alcuni Stati membri, l’ingresso di nuovi agricoltori è spesso ostacolato dalle attuali condizioni di accesso ai diritti all’aiuto;
• le definizioni di terreno ammissibile all’aiuto UE e di attività agricola ammissibile sono generiche. Di conseguenza, gli agricoltori possono ricevere pagamenti senza essere tenuti a svolgere alcuna attività di manutenzione e non vi è alcun collegamento diretto fra il livello dell’aiuto ed i costi sostenuti per mantenere il terreno in buone condizioni agronomiche ed ambientali;
• a beneficiare del Rpu è principalmente un numero limitato di aziende agricole di grandi dimensioni.
Sulla base delle proprie constatazioni e conclusioni, la Corte dei conti europea ha sottoposto all’attenzione della commissione una serie di raccomandazioni, in cui suggerisce, fra l’altro, di destinare gli aiuti agli agricoltori “attivi”, di definire più chiaramente i terreni e le attività agricole ammissibili al fine di escludere le attività che non contribuiscono ad accrescere la produttività agricola.
Pac, il Parlamento si impegna. UE su difesa del budget e misure di mercato. In seduta plenaria, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione (“La Pac verso il 2020: rispondere alle future sfide dell'alimentazione, delle risorse naturali e del territorio”) che pone come elementi cardini per il futuro della Pac la difesa del budget, lo sviluppo della filiera corta, più efficaci strumenti di mercato, l’assicurazione al reddito, ed ancora la centralità del lavoro ed il contrasto alla rendita fondiaria. Secondo gli eurodeputati il bilancio agricolo dell'UE per il prossimo periodo finanziario deve mantenere per lo meno lo stesso importo del bilancio agricolo per l'esercizio 2013, riconoscendo che saranno necessarie adeguate risorse finanziarie per far fronte alle sfide della sicurezza alimentare, della tutela dell'ambiente, del cambiamento climatico e dell'equilibrio territoriale in un'Unione europea allargata. I pagamenti diretti dovranno contribuire a sostenere ed a stabilizzare i redditi agricoli, consentendo agli agricoltori di fornire, oltre alla produzione alimentare, beni pubblici di fondamentale importanza per l'intera società, che il mercato non remunera, quali servizi ambientali, occupazione, gestione del paesaggio e vitalità economica dell'ambiente rurale, per mantenere un’agricoltura sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale. Il Parlamento europeo chiede l’introduzione di un meccanismo di degressività dei pagamenti diretti in funzione delle dimensioni delle aziende agricole, che tenga conto dei criteri oggettivi come l’impiego del lavoro e l’utilizzo di pratiche sostenibili. Una particolare attenzione dovrebbe essere dedicata ad aiutare i giovani agricoltori, soprattutto riguardo l’accesso alla terra, l'innovazione, la modernizzazione e lo sviluppo di investimenti. Inoltre, come sostenuto da Coldiretti al fine di rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, dovranno essere sviluppati strumenti trasparenti ed efficienti in grado di aiutarli a gestire le filiere territoriali corte, che abbiano una limitata incidenza ambientale, promuovano la qualità e forniscano informazioni ai consumatori, garantiscano la riduzione degli intermediari e favoriscano meccanismi di formazione dei prezzi equi e trasparenti. La nuova Pac dovrà anche promuovere la conservazione della diversità genetica, il rispetto del benessere animale ed astenersi dal finanziare la produzione di alimenti provenienti da animali clonati, dalla loro prole e dai loro discendenti. Dovranno, infine, essere sviluppati schemi di assicurazione multi-rischio, quali assicurazione per il clima ed assicurazione contro la perdita del reddito, contratti a termine e fondi mutualistici, parzialmente finanziati da fondi pubblici. In particolare, dovranno essere sostenute le azioni comuni da parte degli agricoltori per la creazione di consorzi e cooperative.

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