Un tempo si diceva che “l’unione fa la forza”. E le cose non sono cambiate: è ancora così. E noi di Coldiretti lo dimostriamo quotidianamente, forse più con le azioni che con le parole. Siamo indubbiamente più bravi con i fatti, che con le enunciazioni di principio. L’anno scorso abbiamo raggiunto straordinari risultati, anche grazie all’influsso di Expo Milano 2015, ma non di meno è stata determinante l’iniezione di fiducia riconosciuta a Coldiretti da imprese agricole e consumatori, che sentono di appartenere all’Organizzazione più rappresentativa del mondo agricolo, l’interlocutore dominante quando si parla di made in Italy agroalimentare. La Giornata dell’agricoltura ad Expo ha posto le basi ai tanti risultati raggiunti per il settore agricolo. Risultati che si traducono in maggior facilità di accesso da parte dei giovani all’agricoltura, che oggi rappresenta uno dei comparti trainanti l’economia. Dire che si fa il contadino è diventato un motivo di orgoglio, quasi una tendenza. Le battaglie di Coldiretti per tutelare le produzioni tipiche e ridare dignità al lavoro sono state numerose: dal contrasto al falso made in Italy, culminato con il presidio al Brennero, al tentativo, riuscito dopo una significativa trattativa, di garantire agli allevatori un adeguato prezzo del latte. Senza dimenticare l’importante lotta alle multinazionali straniere, che hanno acquisito i nostri marchi più prestigiosi e stanno rivendendo i prodotti che un tempo erano garanzia di qualità, privati del saper fare e degli ingredienti made in Italy, che li hanno resi grandi nel mondo. L’italian sounding rappresenta ancora una forte insidia e dovremo continuare a fare educazione tra i cittadini consumatori, attraverso i nostri mercati ed i punti Campagna Amica, divenuti luogo strategico per la vendita di prodotti del territorio e di stagione, ma anche di divulgazione di informazioni fondamentali per la crescita e la conoscenza di ciò che si porta in tavola. Dobbiamo sfruttare questo momento importante e cavalcarlo con intelligenza, sapendo guardare oltre e non pensando alla sopravvivenza, ma alla progettualità, che ci garantirà crescita e soddisfazioni durature. La spesa delle famiglie in alimenti e bevande, infatti, ha invertito la rotta nel 2015 ed è tornata ad aumentare dopo sette anni di riduzione consecutiva, con una stima dello 0,3 per cento di crescita cumulata nei dodici mesi, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base delle previsioni Ismea-Nielsen. Un andamento destinato a consolidarsi nell’anno in corso. La spesa alimentare è uno speciale indicatore dello stato dell’economia, poiché si tratta della principale voce del budget delle famiglie, dopo l’abitazione. Teniamo gli occhi ben aperti, siamo pronti alle sfide, al cambiamento ed alla ricrescita che ci aspetta. Per questo dobbiamo essere in tanti, dobbiamo essere uniti e, soprattutto, dobbiamo essere Coldiretti.
8 Febbraio 2016
Uniti possiamo farcela. E saremo più forti di sempre